giovedì 2 gennaio 2014

Il calendario cinese


Visto che torniamo ad animare il blog nei primissimi giorni di gennaio, rinnoviamo gli auguri e ricordiamo, essendo in tema, che il Capodanno cinese quest'anno cadrà il 31 gennaio.
Approfittiamo allora del doppio cambio d'anno per dire qualcosa sul modo tradizionale cinese di contare il tempo, basato su cicli di 60 anni. Numero che si ottiene moltiplicando i cinque movimenti o wu xing (legno, fuoco, terra, metallo, acqua ovvero mu, huo, tu, jin, shui) (1) per le due polarità yang e yin (in astratto: maschile e femminile, con relativi equivalenti) per i dodici animali (topo, bufalo/bue/toro, tigre, coniglio/lepre/gatto, drago, serpente, cavallo, capra/pecora, scimmia, gallo, cane, maiale/cinghiale) (2)

La successione è guidata in particolare dai dieci tronchi/radici celesti (tiangan, in inglese heavenly stem), che si ottengono moltiplicando i cinque movimenti per yin e yang, combinati con i dodici rami terrestri (dizhi, in inglese earthly branch), da cui il nome ganzhi (“tronco-ramo”). 
Ogni anno del ciclo ganzhi è dunque definito da un tronco celeste e da un ramo terrestre. Così, per esempio, il 2012 è stato l'anno acqua-yang del drago, il 2013 l'anno acqua-yin del serpente, il 2014 (dal 31/1/2014 al 18/2/2015) sarà l'anno legno-yang del cavallo, eccetera.

I caratteri
Non solo l'anno, ma anche il mese, il giorno e l'ora di un evento, per esempio di una nascita, sono descritti da un tronco celeste e da un ramo terrestre, secondo analoghi meccanismi di calcolo, a formare gli otto caratteri (bazi) o i quattro pilastri/colonne (ingl. pillars) dell'individuo.
I significati di ogni carattere e di tutti i caratteri nel loro complesso sono piuttosto complicati. A grandi linee, l'anno di nascita corrisponde al segno zodiacale degli occidentali (“come si appare”) mentre l'ora corrisponde all'ascendente (“come si è”). Molta importanza viene data anche ai movimenti presenti nei quattro pilastri dell'individuo, tanto che, per bilanciarne un eccesso o una mancanza, si usa addirittura inserire il movimento più utile nel nome del neonato (3).
A ognuno dei 60 anni del ciclo ganzhi è poi associato uno specifico “elemento celeste” (scelto tra i cinque movimenti, non necessariamente coincidente con quello del tronco celeste) e un “elemento immagine” (scelto fra uno dei cinque movimenti, non necessariamente coincidente con il tronco e l'elemento celeste). Quest'ultimo è legato al destino della persona, dell'evento o del periodo a cui si riferisce. Ognuno dei cinque elementi immagine “di base” compare nel ciclo ganzhi in sei distinte “collocazioni ambientali” (5 x 6 = 60), indicative di una particolare forma, attitudine, tendenza del movimento, a ulteriore descrizione di ciò che si sta indagando.

L'anno che verrà
Quello che sta per iniziare è dunque l'anno jia wu, trentunesimo anno del ciclo attuale, descritto dal primo tronco celeste (jia, cioè legno di polarità yang, corrispondente al legno duro o al legno vivo, che cresce) e dal settimo ramo terrestre (rappresentato dal cavallo, che simboleggia l'allegria, la simpatia, la curiosità, la loquacità, la tenacia, l'impulsività, l'egoismo). A questo trentunesimo anno del ciclo è associato l'elemento celeste “fuoco” e l'elemento immagine “metallo nella sabbia” (le altre forme del metallo sono: metallo sul fondo del mare, metallo della punta della spada, metallo del candeliere bianco, metallo bianco mescolato all'oro, metallo dei gioielli).
Non ci dilunghiamo oltre sui significati divinatori del ganzhi. Prossimamente forniremo comunque, per divertimento, un esempio di profilo personale.

Calendario cinese e gregoriano
L'anno cinese non è allineato con il calendario internazionale, gregoriano, tant'è che ha inizio in un giorno variabile (corrispondente alla seconda luna nuova dopo il solstizio d’inverno) che può superare il nostro capodanno anche di qualche settimana (4). Il calendario cinese risulta più strettamente legato alle posizioni astronomiche relative del sole e della luna, cui poi si associano ulteriori suddivisioni, attribuzioni e significati di origine antica. Anche i mesi e i giorni, infatti, sono calcolati in modo differente dal nostro, sebbene questo calendario “interno” sia meno praticato al di fuori delle terre d'origine.
Il calendario cinese è ancora osservato, oltre che per le feste tradizionali e per le caratterizzazioni di nascite ed altri eventi importanti, anche per numerose attività quotidiane, dalle pratiche contadine a quelle mediche; nella filosofia e, naturalmente, nelle arti marziali.
Ciascun praticante di kung fu, indipendentemente dal livello e dalla scuola di appartenenza, farà sempre esperienza di tecniche che nascono e si descrivono secondo le due polarità, i cinque movimenti e anche una nutrita schiera di differenti animali.
Concludendo... buon anno del cavallo di legno!

Giovanna Baiguera


Bibliografia essenziale:
Wikipedia
Chinapage.com


NOTE
(1) I movimenti differiscono profondamente dagli elementi fuoco, terra, aria, acqua della tradizione occidentale, in primo luogo poiché sono considerati non in termini statici bensì come fasi di trasformazione, tra loro intimamente collegate. Ogni movimento si relaziona infatti con i restanti quattro secondo rapporti di distruzione/controllo (ke) o di generazione (sheng). L'acqua, per esempio, controlla il fuoco (lo spegne) e viene controllata dalla terra (che la condiziona o la assorbe), mentre genera il legno (fa crescere le piante) e viene prodotta dal metallo (metallo che fonde o rugiada condensata su metallo). A ogni movimento risulta poi associato tutto ciò che ne condivide la qualità energetica. Il carattere dell'acqua è di essere fredda e di fluire verso il basso, il carattere del metallo è di approfondirsi (in senso centripeto) e di essere chiaro, quello del legno è di crescere verso l'esterno (in senso centrifugo) e fiorire, quello del fuoco di essere caldo e bruciare e quello della terra di permettere la nascita di tutte le cose. Questi ed altri principi associati ai movimenti possono riscontrarsi in diversi ambiti della vita. Le associazioni comprendono infatti colori, stagioni, stati della materia, parti del corpo, condizioni dell'umore, sapori dei cibi e via dicendo, in un elenco praticamente inesauribile
 
(2) Narra la leggenda che il topo fu il primo ad arrivare tra i dodici animali accorsi alla chiamata del Buddha nel momento in cui stava per lasciare la terra. Riuscì a battere tutti gli altri grazie alla sua pervicacia, velocità e astuzia. Nel tragitto viaggiò infatti sul dorso del bufalo (sfruttando il suo sforzo e la sua capacità di nuotare), per poi anticiparlo al momento giusto, al cospetto del Buddha. La successione degli animali rispecchia quindi il loro ordine di arrivo al Buddha e le loro inclinazioni. Anche gli animali hanno una polarità propria, legata alla loro natura. Dei dodici animali, sei hanno polarità yang, cioè natura selvaggia, a differenza degli altri sei “domestici” di polarità yin, alternati nell'elenco dei dodici. Alcuni animali cambiano a seconda del paese orientale a cui si fa riferimento, in funzione delle relative culture
 
(3) L'attribuzione dei nomi, in Cina, è una questione importante e impegnativa, che coinvolge diversi familiari in lunghe fasi di consultazione. Il bilanciamento dei movimenti è solo uno dei tanti obiettivi da raggiungere

(4) Il calendario gregoriano venne assunto come standard anche in Cina a partire dal 1912, con la nascita della Repubblica, pur proseguendo nel conteggio del calendario tradizionale, tutt'ora ampiamente osservato dalle comunità cinesi. L'inizio del conteggio dei cicli sessantennali dovrebbe collocarsi secondo alcuni al 2697 aC, ascesa al trono dell'Imperatore Giallo, secondo altri al 2637 aC, anno attribuito all'introduzione di questo sistema, che tuttavia, nella sua attuale codifica, venne messo a punto più tardi, forse circa duemila anni fa. In ogni caso, fino al 1911 (caduta dell'ultimo imperatore cinese), pare che i cicli ripartissero dall'ascesa al trono di ogni imperatore. Il ciclo attuale, il settantanovesimo dall'inizio del conteggio, è iniziato nel 1984 e terminerà nel 2043

 

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