domenica 21 settembre 2014

Un fiore in un pugno (parte 3)

Completiamo la nostra introduzione al Meihuaquan spiegando brevemente quel che facciamo nei nostri corsi. Che, lo ricordiamo, sono ricominciati con settembre e si tengono il mercoledì e venerdì dalle 19,30 in poi.  


Il Meihuaquan della nostra scuola
Il maestro Chang Dsu Yao con la doppia sciabola
La nostra associazione, K'un Ch'ien, ha le sue radici nella scuola di Meihuaquan del maestro Chang, da noi praticata fino al 2007 circa. La base didattica, in questo ambito, è pertanto il Meihua di Baijindou, così come era stato riformato dal maestro Chang Dsu Yao durante la sua esperienza taiwanese.
Dal 2008 in poi, tuttavia, è iniziato un percorso di ricerca che ci ha portati dapprima a rivedere profondamente gli insegnamenti e i principi della scuola Chang così come è stata tramandata in Italia e successivamente ad affiancarle un secondo ramo di studio.

giovedì 11 settembre 2014

Un fiore in un pugno (parte 2)

Dopo aver riassunto la storia del Meihuaquan, occupiamoci delle sue basi teoriche. Che, come per ogni stile tradizionale, sono strettamente connesse alla filosofia e alla medicina dell'antica Cina. In particolare, nel Meihuaquan ritroviamo la teoria delle due forze opposte (Yin e Yang) e quella dei cinque elementi.

I fondamenti teorici
Dashi, una delle figure di base del meihuazhuang
Nello spiegare perché il pugilato del fior di prugno non può essere considerato uno stile esterno, al pari di uno interno, abbiamo anche elencato alcuni degli elementi che lo contraddistinguono.
Tra essi spicca, senza dubbio, la teoria delle Wu Shi, o cinque figure. Sono, per farla breve, cinque posture che costituiscono la base filosofica ed energetica del Meihua: perché una sequenza possa appartenere al Meihuaquan deve avere – canoniche o modificate, più o meno rimaneggiate a seconda della scuola o quel che si vuole – le cinque figure fondamentali o per lo meno quattro di esse.